Erre giugno 2014 - page 23

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e - m a i l : p o s t a @ e r r e - e r r e . n e t
cco finalmente alcu-
ne foto riguardanti le
iniziative che abbia-
mo sostenuto come Allergia
con gli Amici del Madagascar
con la cena solidale di gen-
naio, i biglietti natalizi di In-
dienhilfe e VIVIRAVINA.
Grazie di cuore a tutti !
1
-
Il centro di formazione la-
vorativa e inserimento al lavo-
ro S.Maria di Claivaux, nella
Missione Salesiana di Ivato,
nella periferia degradata della
capitale Antananarivo.
2
-
Costruzione nuovo centro
educativo e formazione lavo-
rativa per ragazzi con disabili-
tà mentale per l’integrazione e
l’inclusione sociale.
3
-
Sostegno personale sanita-
rio nuovo dispensario Missio-
ne Francescana Bemaha (lo
scorso anno abbiamo contri-
buito alla costruzione).
Grazie anche al presidente
della Circoscrizione Rober-
to Stanchina e a tutti i Con-
siglieri per l’intenzione di
proseguire l’affido di Lepa-
pe, il “vostro” ragazzo mal-
gascio in adozione con gli
Amici del Madagascar. 
In autunno verrà visitata la
scuola di Betsipolita e ci sarà
un incontro con i docenti.
Ricordiamo che la scuola è
stata costruita a ricordo di
Loris Paris e Maurizio So-
villa con il contributo della
gente della nostra Circoscri-
zione.
Dal Madagascar . . .
1
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che da soli non riuscirebbe-
ro a risolvere.Sia che si tratti
di procurar loro un paio di
scarpe e una tessera telefoni-
ca per riuscire a far fronte ad
un minimo di ricerca di la-
voro sia nel cercare con loro
di far emergere possibilità
di vita migliore, anche ritor-
nando quando possibile, nel
paese originario. È una situa-
zione di grande insicurezza
rispetto al sé, al proprio va-
lore, al proprio futuro.
Alla nostra domanda a ritor-
nare nel suo paese d’origine
Karim ha risposto di no, or-
mai si sente un estraneo ed
è come dichiararsi sconfitto.
Nella storia personale di Ka-
rim sento le voci dei nostri
nonni e parenti che erano
emigrati.
I volontari ci parlano anche
dei trentini e italiani in ge-
nere, che formano il 10%
dell’utenza della Bonomel-
li, gente che è passata dalla
perdita del lavoro alla per-
dita della casa non potendo
più pagare l’affitto e quindi
al disagio e alla strada.
Tante storie diverse e anche
uguali, che potrebbero es-
sere il destino di ognuno di
noi o di un qualche nostro
familiare, e che i volontari
pur a malincuore, dovranno
abbandonare al loro destino
se l’amministrazione pub-
blica non troverà un siste-
ma per far fronte alle spese
un’altra volta. E dalla sala
quella sera è emerso forte:
siamo davvero sicuri che è
proprio lì che bisogna ta-
gliare?
Ricordiamo brevemente al-
cuni dati:
L’Istat del 2011 riportava
che il fabbisogno di posti
letto per i senza dimora si
aggira sullo 0,2% della po-
polazione di una città, ri-
portato alla nostra realtà, si-
gnifica una necessità media
di 300 posti letto. Se non si
inverte la rotta, non avre-
mo nemmeno la decenza di
assicurare un posto letto a
quelli che gravitano in zona.
D’inverno il numero di posti
letto sale a totali 160, che
però vengono chiusi col 30
aprile.
La Bonomelli fornisce 40 po-
sti, per tutto l’anno. E così da
maggio a ottobre ci saranno
solo questi, a cui si può ac-
cedere però, Si legge in una
nota dei Volontari dell’acco-
glienza trentina, del 2 aprile
2014: “Dal primo maggio
120 persone andranno ad
aggiungersi a chi già dorme
in modo precario sul nostro
territorio, cercando un rico-
vero notturno negli edifici
diroccati, nelle baracche e
in qualsiasi posto abbastan-
za riparato dalle intemperie
( ecco: proprio quegli spazi
che a gran voce si vorrebbe-
ro bonificare....)”
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