5
L A C I R C O S C R I Z I O N E I N F O R M A
e - m a i l : p o s t a @ e r r e - e r r e . n e t
edicato alla com-
pianta Paola Maz-
zoldi, stimata ed
apprezzata assistente so-
ciale del nostro territorio, il
Piano sociale del Territorio
Val d’Adige costituisce lo
strumento di programma-
zione delle politiche sociali
del territorio e concorre alla
formazione del Piano socia-
le provinciale.
Il Piano è approvato dai
Comuni del Territorio Val
d’Adige, che ne disciplina-
no la durata e le modalità
di aggiornamento, indivi-
duando gli strumenti per la
raccolta di dati funziona-
li alla definizione dei suoi
contenuti ed assicurando la
valutazione strategica degli
interventi (LP 13/2007, art.
12).
Il Piano sociale è anche
frutto di un intenso lavoro
finalizzato ad intrecciare
priorità, interessi e indica-
zioni emergenti dal livello
politico, tecnico e sociale
del Territorio Val d’Adige,
attraverso un percorso par-
tecipato che ha coinvolto
duecento soggetti e cir-
ca mille persone, il nuovo
piano sociale del territorio
della Val d’Adige cerca di
rispondere alla complessità
dei bisogni con interventi
puntuali e di qualità. Il mo-
dello a cui si ispira è quel-
lo del welfare di comunità,
che mira a valorizzare e
sostenere le risorse del ter-
ritorio.
Si tratta dunque di un wel-
fare meno centralistico e
istituzionalizzato, che in
sintesi si pone l’obiettivo di
sostenere le famiglie, pro-
muovere la coesione sociale
e contrastare la vulnerabili-
tà economica.
Nella seduta del Consiglio
Circoscrizionale del 26
maggio, il Piano Sociale è
stato presentato dall’asses-
sore del Comune di Tren-
to Mariachiara Franzoia e
dalla dott.ssa Monica Susat
del Servizio attività sociali.
Nel suo intervento l’asses-
sore ha parlato ai consiglie-
ri circoscrizionali di come
cambieranno le politiche di
welfare di Trento e dei co-
muni di Aldeno, Garniga e
Cimone, confinanti con la
città. “Co-progettazione”
è la parola d’ordine, ossia
“coinvolgere i cittadini in
quel che si sta facendo”.
Si avvia quindi un cambia-
mento nella struttura delle
politiche sociali, che pun-
teranno sulle risorse della
comunità, sul sostenere le
famiglie e sull’individua-
zione di priorità, per arriva-
re a interventi specifici ed
efficaci.
Sono stati analizzati i prin-
cipali fenomeni che incido-
no sulla vita dei cittadini e
dei territori, quali: - Invec-
chiamento della popola-
zione, aumento dei nuclei
familiari con una persona
anziana (in maggioranza
donne) con problematiche
legate ad una parziale o to-
tale non autosufficienza; - Il
mondo dei bambini, degli
adolescenti e dei giovani:
vivere ed educare in una
società “multiculturale e in-
dividualista”; - fare famiglia
in una società complessa; -
occupazione; - promozione
della salute e stili di vita.
A questi si aggiungono
l’analisi del disagio giovani-
le (depressione e mancanza
di riferimenti) e l’interazio-
ne con il gioco d’azzardo,
l’alcolismo e l’uso di stu-
pefacenti Per ciascun tema
sono stati individuati pro-
blemi, priorità e proposte.
Il Consiglio Circoscriziona-
le ha formulato un parere
favorevole, condizionato
alle seguenti osservazioni:
• approfondire ed incen-
tivare la concretizzazione
delle azioni strategiche e
degli obiettivi preposti nel
piano, quali la pubblica-
zione di referenti, email,
recapiti telefonici (non pre-
senti nel progetto di piano
presentato) quali riferimen-
to per il cittadino a cui ri-
volgersi in caso di bisogno
o difficoltà;
• potenziamento del ruolo
della Consulta dei ragazzi
nell’analisi dei temi sociali
che interessano particolar-
mente il mondo giovanile,
nonché il coinvolgimento
della stessa Consulta in pro-
getti che possano favorire
l’identificazione di spazi di
aggregazione e confronto
fra i giovani;
• riscoprire il ruolo educa-
tivo degli anziani, maestri
di tradizione ed esperienza,
coinvolgendoli in percorsi
mirati a favorire il confron-
to intergenerazionale con i
giovani;
• analisi periodica degli in-
dicatori di piano, nell’ambi-
to del monitoraggio di pia-
no, e loro report attraverso
riunioni pubbliche con le
associazioni ed i cittadini
della Circoscrizione;
• eleggere l’istruzione qua-
le strumento di educazione
per i bambini delle scuole
riguardo i temi sociali, at-
traverso apposite lezioni e
percorsi formativi guidati
mediante la trattazione di
esempi specifici, quali ad
esempio l’integrazione fra
culture e religioni diverse;
• favorire la trasversali-
tà delle azioni strategiche
coinvolgendo anche gli altri
ambiti della vita quotidiana,
ad esempio le forze dell’or-
dine per quanto riguarda
un tema sempre più sentito
quale la sicurezza.
f.l.
Parere favorevole
al Piano Soc iale
do omaggio ai bambini, alle
maestre e alle autorità, ricam-
biato anche dalla popolazione
di Herrsching, la consegna del-
la targa al commosso Werner,
in riconoscenza per quanto
fatto assieme a Viola, che ricor-
diamo con profondo affetto.
Nelle sue prime parole di rin-
graziamento, Werner ha vo-
luto “ringraziare tutte le mie
collaboratrici che mi hanno
accompagnato in questi anni,
quali Sonia Forti, Milly e Jerta
Marchi.” Werner ha poi rac-
contato la storia del gemel-
laggio fra le nostre comunità.
“Il gemellaggio” – racconta
Werner – “è iniziato nel 1990,
quando la maestra Stoeckl era
stata a Ravina ed era rimasta
molto entusiasta. Ma il vero
inizio del gemellaggio si è avu-
to nel 1998 quando ho cono-
sciuto la maestra Jerta.
Ci siamo sentiti al telefono con
la volontà di porre le basi per
il gemellaggio. Si effettuava lo
scambio alternandoci anno
per anno, mentre dal 2003 è
avvenuto il doppio scambio
perché nello stesso anno si
ricambiavano le visite. Noi ve-
nivamo a Ravina e poi i ragazzi
di Ravina effettuavano l’uscita
ad Herrsching.
Ogni volta che venivamo a tro-
varvi c’erano sempre più ami-
ci che ci salutavano. Facevamo
sempre nuove conoscenze.
Ricordo che il Circolo L’Al-
lergia ci invitava a cena nella
sede dell’Epicentro; tutti voi ci
facevate accoglienza. Abbiamo
incontrato le maestre che ci sa-
lutavano sempre più calorosa-
mente, assieme ai membri del
Consiglio Circoscrizionale pre-
sieduto da Gabriele, Armando
e Roberto. Circa tre anni or
sono Armando Versini ci ha ri-
chiesto se volevamo fare il ge-
mellaggio anche con la scuola
di Romagnano. Abbiamo accet-
tato e la scelta è andata bene,
poiché ora abbiamo il gemel-
laggio con entrambe le scuole.
Il gemellaggio funziona bene
solamente con le persone che
lo sentono, che lo amano e
che vogliono continuarlo.
Nonostante ora io sia in pen-
sione, mi sono offerto di segui-
re questo gemellaggio con le
scuole, con le nostre giovani
maestre e spero che anche qui
a Ravina e Romagnano ci sia lo
stesso affiatamento e volontà
che abbiamo noi”.
L’amicizia… continua!!
f.l.